Il Troll, nella mitologia norrena, è una creatura umanoide che vive nelle foreste del nord Europa.
Trattandosi di una figura evolutasi in un contesto di tradizioni orali e grande dispersione geografica, le sue caratteristiche fisiche e comportamentali non sono codificate con precisione, ma si pensa che le loro mani ed i loro piedi avessero solo quattro dita, che avessero lunghi nasi, che fossero ruvidi, irsuti e rozzi, ed avessero una coda dal folto pelo.
Come gli Orchi, i Troll sono una razza debole di mente, ma decisamente una delle più forti mai viste, sono enormi e vivono solitamente nell’oscurità delle caverne ed odiano la luce del sole e del fuoco.
Hanno membra tozze e robuste, la pelle è spessa e grossolana, di color nero o marrone come il sangue e gli occhi, talvolta grinzosa e a scaglie sovrapposte. Il corpo è coperto da scarsa peluria e sono altissimi, hanno un’altezza che va dai 274 ai 335 cm.
Raramente indossano armature, poiché la loro stessa pelle è resistente, combattono spesso con grandi martelli o con clave chiodate, e sono temuti da tutte le razze tranne che dagli Orchi.
Generalmente non indossano abiti, talvolta, però, indossano pelli ed armature grezze. Temono la luce del sole, infatti se vengono esposti alla luce naturale del giorno si trasformano in pietra.
I Troll vivono per “mangiare” e per “divertirsi”. Per loro “divertirsi” significa uccidere e torturare, e “mangiare” significa divorare carne fresca, cotta o cruda, e gelatina di viscere, ma mangiano solo individui delle altre razze. Amano anche rubare qualsiasi gingillo luccicante.
Sono particolarmente individualisti e si riuniscono per collaborare tra loro soltanto se sono costretti da cause di forza maggiore. Non sanno cosa significhi “società” e “vita in comune”, né hanno altri scopi nella vita oltre a quelli appena accennati.
I Troll vivono nelle caverne o nelle rovine, di solito ai confini delle zone civilizzate e vanno in giro solo di notte. È raro trovare un Troll di sesso femminile e non hanno nessuna religione.
Sono di carattere testardo e pigro, sono degli esseri ignobili, stupidi, tardi e crudeli, come solo possono essere le creature completamente senza empatia. Non hanno rispetto per nessuno, ed odiano specialmente i Nani.
La maggior parte dei Troll non è capace di parlare e comunica con grugniti, gesti o segnali. Quelli più “intelligenti” (o più vicini ai centri abitati) riescono a parlare una forma storpiata di Ovestron.
In linea di massima, a seconda del filone folkloristico di provenienza, è possibile identificare due tipi di Troll: uno di dimensioni giganti e dal comportamento maligno (simile ad un Orco), ed uno di dimensioni umane e dal comportamento benevolo.
Si racconta che i Troll rubino i bambini alle famiglie mentre dormono, e che mettono nel letto un altro bambino, oppure un cucciolo di Troll.
Ecco alcune caratteristiche attribuite, a seconda del caso, ai Troll:
✫ quando viene colpito dalla luce del sole diventa di pietra, dunque si muove solo di notte o nella foresta più fitta
✫ ha carattere più spesso cattivo, oppure buono ma birichino
✫ ha aspetto orripilante (talvolta anche con due teste), e può diventare molto violento
✫ solo i bambini possono vederlo
✫ solitamente condivide con altri esemplari le caverne naturali, presso dei corsi d’acqua che utilizza per bere
La figura del Troll ha avuto ampia diffusione anche all’interno della tradizione folkloristica anglosassone, probabilmente in seguito alla prolungata presenza vichinga nelle isole Orkney e Shetland.
I Troll scozzesi si chiamano Trow e sono bassi, invisibili e notturni.
In Islanda esiste la radicata certezza dell’esistenza dei Troll, dove sono giganti che vivono nelle rocce. La popolazione islandese non parla volentieri di queste cose, troppo spesso si è trovata ad impattare contro l’incredulità e le occhiate di compatimento. Ci hanno raccontato, comunque, che i Troll devono tornare alle proprie dimore entro il sorgere del sole, pena il trasformarsi a loro volta in rocce.
Esistono degli esperti, in Islanda, che verificano la presenza di Troll nelle rocce nei sassi e nei massi; essi vengono chiamati ogniqualvolta si renda necessario costruire un’abitazione in luoghi “sospetti”.
Si racconta che durante la costruzione di un ponte, un esperto abbia fatto spostare, con molta cautela, un masso, perché vi aveva verificato la presenza di Troll all’interno: questi esseri sono fondamentalmente considerati pacifici e buoni, nonché amanti della natura, e se non vengono disturbati o molestati non creano alcun tipo di problema.
In alcune cittadine vengono conservati dei giardini per lasciare spazio e modo ai Troll di poterli abitare.
✰ Il Troll di Tolkien ✰
Il Signore degli Anelli
Nella tradizione tolkeniana, il Troll (o “Vagabondo delle montagne”, secondo la prima traduzione in italiano) è una creatura rozza e malvagia, dedita alla distruzione dei villaggi, al furto del bestiame e alla cattura di incauti viaggiatori, che vengono poi spesso cucinati.Secondo la versione cinematografica, il Troll è stupido, ma con una forza spaventosa (infatti nella Tomba di Balin, un Troll è al guinzaglio di un Goblin di Moria). Nella versione originale (cartacea), è un Troll a guidare l’assalto alla compagnia dell’anello nella tomba di Balin. È probabile dunque che Tolkien attribuisse a questo genere di creatura anche facoltà intellettuali non banali.
Abbiamo detto che il punto debole di queste creature è la luce solare; infatti se vengono colpiti dai raggi dell’astro si tramutano in pietra.
I Troll di Mordor invece, così come gli Orchi, riescono, in virtù di un sortilegio di Sauron, a marciare grazie all’oscurità innaturale prodotta da Mordor, che protegge gli Orchi e i Troll dai raggi del sole fino a Minas Tirith, al contrario degli Uruk Hai e degli Olog Hai che ,essendo incrociati probabilmente con uomini, riuscivano a marciare e a correre anche alla luce del sole.
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