❁ GNOMI VERI ❁
GNOMI PELLEROSSA
Secondo gli indiani Mohave, nelle foreste abitano Gnomi dai capelli bianchi, alti circa 60 cm, che al posto dei piedi hanno grosse zampe di gallo. Sono espertissimi nelle arti magiche e qualche volta le insegnano agli uomini che sono gentili con loro.BARSTUKAI
Sono una razza di Gnomi che vivono nei paesi baltici e rendono fertile la terra; alti un palmo hanno una lunghissima barba.ERKIGDLIT
Gnomi eschimesi terribilmente maligni e molto pericolosi; vivono sottoterra, hanno zampe di cane e ridono continuamente.KURUMBAS
Si possono incontrare in India, ma solo se si è molto fortunati. Vivono nella giungla e si costruiscono case di foglie perfettamente mimetizzate; hanno grandi poteri magici e si mostrano ostili agli uomini se disturbati.MO-SIN-A
Sono Gnomi cinesi simili ad un bimbetto col viso coperto di peli bianchi; sono tra i pochi Gnomi malvagi e cercano di far perdere la strada ai viaggiatori per poi spingerli nei burroni.SACI
Uno Gnomo amichevole che vive nelle foreste del Brasile; ha la pelle scura, una sola gamba e un berrettino rosso. È un gran fumatore di pipa e non può superare i corsi d’acqua.SESANDRIY
Vivono nel Senegal e costruiscono villaggi nascosti nel profondo della foresta; camminano all’indietro per confondere le tracce e sanno contare solo fino a tre.SIONA
Stranissimi vivono nelle foreste del Madagascar ed hanno il corpo interamente ricoperto da una specie di lichene: a vederli quindi sembrano fatti di corteccia o di roccia.
✧ Gnomi Italiani ✧
Nel libro “Ardusli e gli gnomi dell’Appennino”, Giovanni Zavallon descrive un Piccolo Popolo che vive in una valle segreta dietro una cascata dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Ad Asiago e in tutto l’Altopiano dei Sette Comuni, da secoli vivono i Sanguinelli o Salvanelli, creature accomunabili agli Gnomi e ai Folletti, che vivono tra le rocce e nelle tane ricavate alla base degli alberi. Esseri positivi ed amichevoli, i Sanguinelli di Asiago e dei Sette Comuni, si limitano a fare degli scherzi agli esseri umani. “Pèrdarse nela pèca del sanguinèlo” significa “smarrire la strada dopo aver calpestato l’impronta del sanguinello”.
Dal 1993, gli “Gnomi dell’Altopiano” rappresentano il collegamento tra i Sanguinelli e le altre creature fantastiche dei boschi con il genere umano, anche con un’azione tesa alla riscoperta della fantasia e al rispetto dell’ambiente naturale.
Sembra che in una valle, posta trasversalmente sulla sponda occidentale del Lario, si conservino nella tradizione popolare alcune leggende su Gnomi locali, che sono chiamati Bragola e Pelus di Kongau.
La valle è quella della Val Cavargna, e l’area considerata è quella del circondario di San Bartolomeo. Questi Gnomi sono esseri di piccola statura dalle lunghe braccia, pelosi, simili a scimmie, velocissimi ad intrufolarsi ovunque, coperti da pochi abiti a brandelli, e con occhi piccoli e scintillanti.
Per ricordare questa tradizione, è sorto un villaggio degli Gnomi presso l’Istituto Comprensivo di Como-Prestino, posto nei pressi del Parco Metropolitano Spina Verde.
Ogni anno vengono effettuate diverse attività all’interno di questo percorso di Gnomo Tino, che è gemellato con quello di Gnomo Mentino a Bagno di Romagna, nell’Appennino Tosco-Romagnolo.
«Siamo invisibili agli occhi di tutti.
Ci siamo ma nessuno ci può vedere.
Solo quando c’è il sole e allo stesso tempo inizia a piovere compariamo,
perché solo allora appare in cielo l’arcobaleno,
e solo in questo gioco di luci è possibile vederci.
Se qualcuno guarda attentamente l’arcobaleno può avvistarci,
mentre giochiamo e scherziamo tra di noi in mezzo ai suoi magnifici colori.
Ma bisogna fare in fretta,
perché appena smette di piovere e l’arcobaleno scompare,
anche noi torniamo ad essere invisibili.
Perciò è un privilegio poterci vedere e chi ci riesce,
viene da noi cosparso di polvere magica dell’arcobaleno,
per potergli così portare fortuna per sempre…»
Data la lunghezza dell’argomento, l’articolo è stato diviso in più pagine:
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