Yalina, Fatina dei Boschi
Yalina è così chiamata per la sua particolare attitudine a curare le creature magiche in difficoltà, attraverso l’uso di una pietra, un quarzo magico che pone rimedio a qualsiasi danno fisico provocato da qualche incidente, od anche se qualche Umano cattivo ci mette lo zampino…
Noi del Piccolo Popolo, infatti, siamo sempre in pericolo perché non tutti gli Umani sono buoni e bendisposti nei confronti della magia, dell’incanto e dell’invisibile, come quella parte della razza umana che vuole impossessarsi dei nostri poteri, che ci vuole esibire come trofei o semplicemente possederci, per giunta senza alcun riguardo nei confronti dalla nostra vita.
Creature maggiormente cacciate dagli uomini sono gli Unicorni, per le loro proprietà curative e magiche, ed è per questo che Yalina ha un particolare riguardo per loro, li aiuta spesso a nascondersi e li cura, nell’eventualità che abbiano subito un feroce attacco. Yalina vive sulla Terra, in una delle comunità magiche che si sono stabilite nel vostro mondo, seppur sempre ben nascoste e rese invisibili, all’occorrenza, affinché la loro sopravvivenza sia garantita.
Purtroppo, però, le semplici creature magiche non vantano la capacità di rendersi invisibili, come appunto l’Unicorno, e ciò molte volte rappresenta un grosso problema. Anche il mio adoratissimo Romeo, amico Pegaso di Fuoco non possiede tale capacità, ed infatti non lo porto mai nel mondo degli Umani, ho troppa paura che possa accadergli qualcosa…
Yalina, come tutte le Fate dei Boschi abita negli alberi, muniti di porte segrete. La sua casa è una grossa quercia, così spaziosa all’interno da poter ospitare qualunque animale in difficoltà, dato che non aiuta unicamente le creature magiche, ma anche quegli animaletti cacciati dall’uomo, come le volpi, i cerbiatti e piccole lepri, che grazie a lei hanno la possibilità di salvarsi. Perciò, se tra di voi c’è qualche cacciatore sappia che se non troverà più la sua preda, è bene che si arrenda, perché sarà impossibile per lui ritrovarla.
Una Fata dei Boschi è un tutt’uno con l’albero, o la pianta in cui abita, vi entra in simbiosi e se ne prende cura, assicurandosi che sia sempre in fase prospera e verdeggiante, mentre in autunno o in inverno, con la perdita delle foglie e il riposo invernale, provvede al nutrimento delle radici e con qualche eventuale magia riporta vigore, semmai il suo albero dovesse improvvisamente indebolirsi.
Le mie sorelle Fate dei Boschi vengono sovente confuse con le Ninfe, per via dei colori che le contraddistinguono ed anche perché sono generalmente più alte, non come noi Fate del Quinto Elemento ma raggiungono il massimo dell’altezza per una Fata, ovvero sui 50 centimetri. Come le Ninfe si confondono col folto della foresta, con gli stessi alberi con cui si uniscono come in un’anima sola, si scambiano le energie e la sopravvivenza di uno è legata all’altra. L’energia che sentite quando toccate od abbracciate un albero non è soltanto dell’albero stesso, è anche della Fata che vive con lui e per lui.
Se un albero muore, o viene tagliato dagli uomini, anche la Fatina si lascia deperire, non cerca un altro albero perché il legame che si è spezzato è troppo doloroso. Passerà del tempo prima che possa ricreare lo stesso legame, e nel frattempo vaga desolata per boschi e foreste, dando il suo aiuto di tanto in tanto, ma senza fissa dimora.
Quando cercate di abbattere un albero e lo sentite stridere, non è solo esso che reagisce all’attacco, è anche il lamento della Fata, che soffre insieme a lui. Non abbattete gli alberi perché abbatterete anche la Fatina che vive al suo interno, che lo ama profondamente e ciò le procurerà una ferita forse insanabile.
Del resto, cosa provereste voi Umani se vi privassero della vostra Anima Gemella? Se la uccidessero così barbaramente, sotto i vostri occhi, senza che voi possiate far nulla?
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