Gli Hobbit sono piccole creature che popolano la Terra di Mezzo. Le origini degli Hobbit sono perlopiù ignote, si dice che siano comparsi assieme agli Uomini ad est della Terra di Mezzo.
In tempi lontani parlavano le lingue degli Uomini, a modo loro, ed avevano le stesse preferenze e le stesse antipatie. Quale sia però l’esatta parentela nessuno lo può dire: gli albori della civiltà Hobbit sono persi nei Tempi Remoti caduti nell’oblìo, solamente gli Elfi conservano ancora ricordi di quel tempo che fu, ma sono solo ricordi della propria storia, ove gli uomini hanno poco posto e gli Hobbit niente del tutto.
Eppure è un fatto che gli Hobbit siano vissuti tranquilli e pacifici nella Terra di Mezzo per anni ed anni, prima che gli altri popoli si accorgessero della loro presenza e, dato che il mondo è pieno zeppo di strane creature, questi piccoli esseri sembravano ben poco importanti.Anticamente dimoravano nelle alte vallate dell’Anduin, tra la Grande Foresta Verde e le Montagne Nebbiose. Non si conoscono i motivi che li spinsero ad attraversare le montagne scendendo nella valle dell’Eriador, dove si stabilirono definitivamente. Da questo punto in poi, dopo l’insediamento nella Contea, gli Hobbit cominciarono a registrare le proprie cronache.
Gli Hobbit sono una razza di piccoli mezz’uomini di cui abbiamo il sentore, per la prima volta, nelle avventure scritte da Tolkien. Egli ce ne fa un’accurata descrizione, inserendola nel contesto storico del racconto, nel Prologo de “Il Signore degli Anelli”.Gli Hobbit sono minuscoli; anche i più alti tra loro sono più bassi dei Nani, ma meno tozzi e robusti. La loro altezza varia dai 90 ai 120 cm. I loro visi, più che belli sono gioviali, illuminati da occhi vivacissimi e guance colorite, con una bocca fatta per ridere, bere e mangiare.
La maggior parte degli Hobbit ha una peluria castana o mora (in rari casi rossa) presente su gambe, piedi, braccia e capo (non hanno né baffi né barba), e sempre riccia. Non utilizzano calzature poiché le piante dei piedi sono dure e callose come cuoio, insensibili ad ogni dolore, e inoltre il piede viene protetto anche dalla soffice peluria che parte lunga dalla zona superiore del piede.
Gli Hobbit sono più longevi rispetto agli Uomini: è usuale infatti trovare Hobbit che abbiano sorpassato i cent’anni. L’adolescenza degli Hobbit, a differenza degli Umani, dura maggiormente, infatti si considera adulto un Hobbit quando raggiunge l’età di 33 anni (il periodo compreso tra i 0 e i 33 anni è definito periodo degli enti, tempo in cui un giovane Hobbit vive la spensieratezza dell’adolescenza). Gli Hobbit, inoltre, mantengono un aspetto esteriore infantile (tradito solo dalla presenza della peluria) fino ai 40 anni circa di età.
Le orecchie di un Hobbit sono molto larghe e di una strana forma simile ad una foglia, e la sua forza è in proporzione alla propria altezza quindi, naturalmente, nettamente inferiore a quella Umana, e pertanto non sono adatti per combattimenti corpo a corpo. Hanno una vista ed un udito particolarmente acuti (non tanto quanto gli Elfi), e benché tendano ad essere grassocci e piuttosto pigri, sono agili e svelti nei movimenti.
Sin dal principio possedevano l’arte di sparire veloci e silenziosi al sopraggiungere di genti che non desideravano incontrare, ma ora quest’arte l’hanno talmente perfezionata, che agli Uomini può sembrare quasi magica. Gli Hobbit, invece, non hanno mai effettivamente studiato alcun tipo di magia, anzi, non amano particolarmente la magia, e quella loro rara dote è unicamente dovuta ad una abilità professionale che l’eredità, la pratica, ed un’amicizia molto intima con la loro terra, hanno reso inimitabile da parte di razze più grandi e goffe.Il popolo Hobbit è discreto e modesto, ma di antica origine, meno numeroso oggi che nel passato; è un popolo allegro, pacifico e senza grandi aspirazioni. Non sanno assolutamente cosa sia l’ambizione. Sono per la maggior parte conformisti, evitano il rischio e l’avventura, restando nella sicurezza dei loro villaggi, amanti della pace, della calma e della terra ben coltivata, il loro asilo preferito era una campagna scrupolosamente ordinata e curata.
Gli Hobbit si dividono in tre razze: i Pelopiedi, gli Sturoi e i Paloidi.
☆ I Pelopiedi furono i primi a migrare verso ovest. Sono la razza più numerosa e più tipica, sono i più bassi e sono scuri di carnagione e di capelli. Non portano né barba né scarpe.
☆ I Paloidi sono i più alti e magri, chiari di pelle e di capelli, sono il gruppo meno numeroso e quello che più somiglia agli Uomini.
☆ Gli Sturoi sono tozzi e ben piantati, con mani e piedi più grandi. Fisicamente sono una specie di compromesso tra i Paloidi e i Pelopiedi, spesso hanno capelli ricci e castani.
Ognuna delle tre razze Hobbit ha delle diverse preferenze di habitat: i Paloidi preferiscono i boschi e le foreste delle regioni a nord; i Pelopiedi le montagne e le colline, e gli Sturoi le pianure e le rive dei fiumi. Sturoi e Paloidi si sono adattati a vivere in superficie in case di legno o di pietra, mentre i Pelopiedi preferiscono ancora vivere all’interno di “buchi” dotati di tutte le comodità, scavati sui fianchi delle colline. Hanno rari contatti con le altre razze. I Paloidi sono più inclini ai rapporti con la Gente Alta, i Pelopiedi con i Nani.Nonostante la pace ed il benessere di cui godono, e nonostante lo stile di vita improntato al riposo e alle frequenti ed abbondanti abbuffate, gli Hobbit sono stranamente resistenti alla fatica e alle avversità della natura e, se incoraggiati, possono viaggiare a lungo in terreni aspri ed accidentati.
Gli Hobbit indossano vestiti dai colori vivaci, talvolta portano il cappello, quasi mai scarpe e guanti. Sono abili artigiani, anche se non gradiscono macchinari più complessi del soffietto del fabbro o del mulino ad acqua, sono dei buongustai e pranzano, se ne hanno la possibilità, sei volte al giorno. Un’altra originale abitudine degli Hobbit è inalare, con pipe di legno o di argilla, il fumo proveniente dalla combustione delle foglie di erba-pipa.
Tutti gli Hobbit hanno un forte senso della famiglia e tengono molto alle parentele: nelle case e nelle caverne vi abitano famiglie numerose, addirittura con più generazioni di parenti, e sono monogami.
Gli Hobbit non hanno una religione vera e propria, con riti e formalismi, si tratta soprattutto di una serie di feste in onore dei doni della Natura, e la loro lingua è una variazione dell’Ovestron. L’antica lingua, il Kuduk, è ormai dimenticata.Gli Hobbit sono degli amanti della campagna e dell’aria aperta. Tuttavia, come tutte le razze intelligenti, amano avere un tetto che ricopra le proprie teste, un letto caldo dove riposare e tanti vari suppellettili che li aiutino in una vita quotidiana e stabile. Prevalentemente gli Hobbit preferiscono scavare gallerie e tunnel all’interno di colline ed altipiani e, successivamente, creare le pareti e riempire la propria casa di vari accessori. Amano avere larghi giardini ed orticelli vicini, dove passeggiare in tranquillità; le porte delle proprie case sono rotonde e di legno e, nella maggior parte dei casi, rimangono sempre aperte, anche quando il padrone non è in casa, poiché rubare non è nella indole di questa razza.
Tuttavia ci sono varie eccezioni: alcune case degli Hobbit, infatti, hanno la morfologia tipica di una casa umana (pareti e tetti non costruite nel terreno, ma innalzate su di esso); ciò che le distingue è naturalmente la bassezza del tetto e l’assenza di secondi piani (le case Hobbit sono tutte a unico piano). L’assenza di piani superiori è spesso colmata dalla presenza di lunghe e profonde gallerie che gli Hobbit scavano con cura, ed adoperano come magazzini e depositi di suppellettili e di attrezzi vecchi o rotti (un Hobbit non getta mai nulla).Gli Hobbit sono una razza serena, tranquilla e, soprattutto, socievole: amano vivere in gruppi foltissimi costruendo tantissime città, quasi sempre circondate da una campagna vastissima dove, come già detto, amano passeggiare nelle giornate di sole.
Le città Hobbit sono capeggiate da un sindaco (da loro chiamato capovillaggio), che è di solito il fondatore della città oppure un anziano saggio eletto in maniera del tutto democratica. Le terre che abitano sono spesso pianure e terre dal clima caldo e mite, lontani dalle grandi foreste, laghi e montagne.Quello degli Hobbit, è un popolo dal carattere molto mutevole a seconda dei casi. Infatti in tempi di pace e tranquillità, si mostrano un popolo socievole ed aperto perfino alle altre razze, mentre in tempi bui e di guerra, si chiudono a riccio nel proprio mondo e sono del tutto diffidenti su appartenenti delle altre razze e, perfino, sugli appartenenti della propria.
Infatti gli Hobbit sono molto superstiziosi e non amano impicciarsi negli affari altrui: se vi trovaste a parlare con un Hobbit, potreste vedere come coloro che compiono atti strani e fuori dall’ordinario vengano scambiati per pazzi, ed utilizzati come capri espiatori per ogni calamità che accade nel luogo in cui vivono.
Sostanzialmente però gli Hobbit sono tranquilli ed amano il divertimento e la compagnia: spesso si rintanano nelle taverne con i propri amici o la propria famiglia per bere, cantare, ballare e narrare storie di famiglia che, anche se raccontate migliaia e migliaia di volte, vengono richieste da un pubblico vasto che domanda sempre ciò che già sa.
Amano il divertimento e le feste di compleanno, dove chi compie gli anni ha il dovere di fare dei regali a tutti i propri conoscenti. Una delle loro passioni, oltre al mangiare ed al bere, è la buona erba-pipa, che fumano volentieri dopo pasti e in compagnia degli amici.
Odiano coloro che infrangono le regole del buonsenso, ma sono soliti dimenticare i peccati meno gravi e a scherzarci sopra. Nonostante ciò è un popolo molto orgoglioso che difficilmente dimentica le offese arrecategli.
Amano la terra e la sua coltivazione (prevalentemente costituita da ortaggi, spezie e tabacco) e, come i Nani, amano rimanere sui propri piedi (sono pochi gli Hobbit che cavalcano Pony, che nuotano od utilizzano imbarcazioni). Quello degli Hobbit è un popolo rurale fatto di gente dai sani principi che ripudia guerra ed ogni sentimento di odio, e non è difficile capire perché Tolkien se ne sia innamorato…
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