★ I Fantasmi (Spiriti) ★
Il concetto di fantasma (o spirito, ectoplasma, corpo astrale), si ritrova in parecchie culture ed è sostenuto da esperienze condivise da moltissime persone. Per comprenderlo bene, è necessario chiarire alcuni concetti fondamentali della Scienza della Realtà.
In quanto esseri viventi, noi siamo entità spirituali che abitano un corpo in questa dimensione, il corpo fisico, il quale è una specie di involucro, quello più “esterno” e visibile. Esiste però anche un altro involucro, più interno e meno visibile al livello grossolano, che alcuni chiamano “mente” ed altri “corpo astrale”. Questo corpo, composto di materia sottile, è a sua volta costituito da diversi involucri concentrici, ma per semplicità, lo considereremo semplicemente il “corpo sottile”.Il corpo sottile, o astrale, è la proiezione mentale che noi ci facciamo di noi stessi. In quanto tale, spesso corrisponde come forma ed aspetto al corpo grossolano, ma può anche darsi che sia diverso, a seconda della nostra identificazione. Per esempio, il corpo astrale non presenta mutilazioni, a differenza di quello che può accadere sul piano grossolano. Chi avesse perduto una gamba o un braccio in un incidente ha comunque un corpo astrale completo e funzionale.
Questo corpo astrale racchiude l’entità spirituale non differenziata, la scintilla divina che costituisce il nostro sé più intimo, e ci porta qua e là per l’Universo, a seconda delle tendenze e dei desideri che la nostra mente ha sviluppato. Esso è collegato al corpo grossolano dalla “corda d’argento”, che mantiene il collegamento durante i cosiddetti “viaggi in astrale”, ovvero i viaggi che noi facciamo in particolari condizioni (sogno, meditazione, coma, trauma).
Al momento della morte si verifica una condizione simile, ma allo stesso tempo diversa: possiamo paragonare i nostri viaggi in astrale durante la vita a brevi gite e passeggiate, dopo le quali torniamo sempre a casa, mentre la morte è un trasloco completo, in cui lasciamo definitivamente la casa in cui abbiamo abitato.
Alcune persone non si sentono ancora pronte a lasciare l’ambiente al quale si sono abituate, oppure hanno subìto una morte violenta, e non riescono a distaccarsi per proseguire nel loro viaggio: quasi tutti hanno bisogno di un periodo di “adattamento” che può durare, per le persone normali, fino a 40 giorni. Il buddhismo tibetano, che conosce molto bene l’arte dei viaggi astrali (grazie alla grandissima esperienza tantrica), ci ha fornito un testo fondamentale, che tutti dovrebbero leggere ed applicare: il Bardo Thodol, il Libro Tibetano dei Morti. Queste persone particolarmente confuse, particolarmente legate da odio o attaccamento, o particolarmente identificate con la forma materiale del corpo grossolano e delle sue relazioni, diventano “fantasmi” per un periodo più o meno lungo, cioè fino a quando riescono a superare la confusione, l’odio, l’attaccamento e la sofferenza, e nel frattempo, siccome sono frustrati dall’impossibilità di godere dei sensi e della materia, di comunicare e di relazionare, creano un’immensa sofferenza a se stessi e agli altri, dal momento che spesso cercano di attaccarsi come “sanguisughe” psichiche a coloro che un corpo materiale lo hanno ancora.
Per questo motivo è molto pericoloso partecipare a sedute spiritiche, gli spiriti che vengono evocati sono generalmente arrabbiati, frustrati, e disposti a mentire e ferire pur di provare qualche sensazione e comunicare con altri. Se, ad esempio, si desidera evocare Nostradamus per chiedergli di svelarci qualche bella profezia, molto facilmente verremo contattati da qualche spirito meno evoluto, ansioso di comunicare e sfruttare la nostra energia psichica, proprio come i Vampiri delle leggende.
Non è possibile chiedere documenti di identità ad uno spirito, ovviamente, e la posizione stessa dello spirito gli permette di leggere la nostra mente e i pensieri di tutti i partecipanti alla seduta, di cavalcare il tempo e lo spazio senza limitazioni (nella dimensione astrale tempo e spazio sono un continuum fermo, nel quale si può viaggiare avanti e indietro a grandissima velocità). Quindi anche uno spirito qualsiasi, poco evoluto e magari pure rabbioso e cattivo, sarà in grado di dare risposte che assomigliano a quelle che darebbe Nostradamus, la prozia defunta e Padre Pio, se si accorge che questo può procurargli della soddisfazione personale.
Tutto il satanismo, l’evocazione di spiriti, la Magia Nera, si basano su questo concetto fondamentale; poiché tra il Mago e lo spirito si stabilisce una specie di legame di dipendenza (il Mago nutre lo spirito con la sua energia psichica, lo spirito lo “serve” soddisfacendo molte delle sue richieste), le persone ignare e sempliciotte sono convinte che si tratti di un buon affare. Purtroppo non è così.
Gli spiriti si classificano in tre ordini:
Primo Ordine. Spogliati di tutte le impurità della materia. Avendo attinto alla somma perfezione di cui è suscettibile la creatura, essi non subiscono più né prove, né aspirazioni. Non essendo più soggetti alla reincarnazione in corpi mortali, esiste per essi la vita eterna che vivono in seno a Dio.
Essi gioiscono di una felicità inalterabile, perché non soggetti ai bisogni e alle vicissitudini della vita materiale, ma questa felicità non è quella di un’oziosità monotona che trascorrono in perpetua contemplazione, sono Ministri di Dio del quale eseguono gli ordini per mantenere l’armonia universale. Comandano tutti gli spiriti inferiori, li aiutano a perfezionarsi ed assegnano la loro missione: assistere gli uomini nelle loro angosce, eccitarli al bene o all’espiazione delle colpe che li allontanano dalla felicità Suprema, è per essi una dolce occupazione.
Talvolta sono designati coi nomi di Angeli, Arcangeli o Serafini. Gli uomini possono entrare in comunicazione con loro, ma ben presuntuoso sarebbe chi pretendesse di tenerli ai suoi ordini. È a torto che taluni li designano col nome di Spiriti Increati. Tali sarebbero, per tutta l’eternità, pari a Dio; certi spiriti si sono avvalsi di questa espressione, ma non in tal senso; essi alludevano a spirito non ancora incarnato e che, da tal punto di vista, non sarebbe stato creato come gli uomini.
Secondo Ordine. Hanno il predominio dello spirito sulla materia ed il desiderio del bene. Le loro qualità ed il loro potere per fare il bene, sono in ragione del grado al quale sono arrivati; gli uni hanno la scienza, gli altri la saggezza e la bontà; i più progrediti uniscono il loro sapere alle qualità morali. Non essendo ancora completamente smaterializzati, essi conservano il loro rango, le tracce dell’esistenza corporale, sia nella forma del linguaggio che nelle loro abitudini, nelle quali non è tuttora sparita qualcuna delle loro manie, altrimenti sarebbero spiriti perfetti. Essi comprendono Dio e l’infinito e gioiscono, sono felici del bene che fanno e del male che impediscono. L’amore che li unisce è per essi la sorgente di una felicità ineffabile, non alterata né dall’invidia, né dai pentimenti e dai rimorsi, né da alcuna delle cattive passioni che sono il tormento degli spiriti imperfetti, ma tutti hanno ancora delle prove da superare sino a che non abbiano raggiunto la perfezione assoluta.
Come spiriti essi suscitano dei buoni pensieri, allontanano gli uomini dalla via del male, proteggono nella vita coloro che ne sono degni e neutralizzano l’influenza degli spiriti imperfetti. Quelli nei quali si incarnano sono buoni e benevoli verso i loro simili; essi non sono mossi né dall’orgoglio, né dall’egoismo e dall’ambizione, non provano odio, rancore, invidia, gelosia, e praticano il bene per il bene.
A quest’ordine appartengono gli spiriti designati nelle credenze popolari sotto il nome di buoni genii, genii protettori, Spiriti del bene, ed ai tempi della superstizione venivano considerati come divinità benevoli.
Terzo Ordine. Hanno il predominio della materia sullo spirito. La loro propensione è al male, ignoranza, orgoglio, egoismo, e tutte le cattive passioni che ne derivano. Essi hanno l’intuizione di Dio, ma non lo comprendono. Non sono tutti essenzialmente cattivi, in alcuni vi è più leggerezza, incoerenza e malizia che vera perversità. Gli uni non fanno né bene né male, ma solo per il fatto che non fanno del bene, si può denotarne l’inferiorità. Altri invece si compiacciono del male e sono soddisfatti quando hanno l’occasione di farlo.
Quale che sia il loro sviluppo intellettuale, le loro idee risultano poco elevate e i loro sentimenti più o meno abbietti. Le loro conoscenze attorno al mondo spiritico sono limitate, e quel poco che sanno si confonde con i pregiudizi e le idee della vita corporale. A chi li evoca non possono che fornire notizie false ed incomplete, ma l’attento osservatore trova sovente nelle loro comunicazioni, per quanto imperfette, la conferma delle grandi verità insegnate dagli spiriti superiori.
Il loro carattere è rilevato dal loro linguaggio. Ogni spirito che nelle sue comunicazioni tradisce un cattivo pensiero, può essere destinato al terzo ordine; di conseguenza ogni cattivo pensiero che ci è suggerito deriva da uno spirito di tale ordine.
Essi contemplano la felicità dei buoni e questa contemplazione costituisce per essi un tormento incessante, perché provano tutte le angosce dell’invidia e della gelosia. Conservano il ricordo e la percezione delle sofferenze della vita corporale e tale impressione è spesso più penosa della realtà, soffrono dunque veramente dei mali che hanno sofferto e di quelli che, agli altri, hanno fatto soffrire, e siccome patiscono a lungo, credono di dover soffrire in eterno.
✧ Tipi di Spiriti ✧
Spirito, o Energia Spirituale, è la manifestazione della potenza interna e costituisce il mondo spirituale, dimora originale di tutti gli esseri. Deriva dalla parola latina spiritus, che significa soffio, respiro vitale, ed è il principio immateriale di vita, sede del pensiero, della volontà, delle attività mentali e dei sentimenti più alti. Il significato originario della parola Spirito deriva dal greco pneuma che, nel suo più antico pensiero, descrive il “principio vitale”, il soffio animatore delle cose, concepito come un’entità materiale, formata da materia sottilissima e mobilissima, assai affine al fuoco, appartenente al Dio che dà vita alle cose e le guida secondo i suoi voleri.
Ma lo Spirito, nel suo significato più ampio, presenta anche tutta una serie di entità con funzioni particolari e ben distinte e che popolano il mondo esterno. Non sempre queste entità possiedono poteri soprannaturali o fanno parte di una gerarchia divina, ma il più delle volte sono stati considerati come l’essenza nascosta delle cose e, come l’oggetto che “abitano”, possono essere benevole o malefiche, come pure possono cambiare le loro caratteristiche.
Gli Spiriti (al plurale) acquistano la caratteristica di potersi mescolare alla gente e di intervenire nella vita quotidiana. Esistono, quindi, spiriti di alberi, fiumi, sorgenti, montagne, rocce, animali, oppure spiriti dell’amore, della nascita, dell’odio, della morte. Per queste vaste influenze di spiriti, oggetto di superstizione, venivano eseguite pratiche magiche al fine di conciliarseli, questo avveniva tramite persone specializzate in determinate pratiche (stregoni, sciamani, profeti, e così via).
Spirito Materiale
Lo Spirito Materiale è quello che si forma alla nascita di ogni “contenitore”, il nostro Spirito personale che cresce attraverso la sua esperienza corporea (agisce fortemente sulla sfera sentimentale e sessuale). Si pensa che questo Spirito si formi attraverso la Mente, ovvero tramite un’esperienza fisica che poi si tramuta in una consapevolezza non fisica ed astratta.
Spirito Superiore
Lo Spirito Superiore è la somma di tutti gli Spiriti Materiali precedenti, ovvero l’insieme di tante esperienze spirituali che si sono fuse nel corso delle varie reincarnazioni, con spesso una prominenza di quelle più a noi vicine (ultimi 200 anni). Spesso la loro influenza è talmente forte da poter riconoscere e ricordare le loro vite passate, scambiate spesso per “nostre”, e in molti casi anche per vite passate animiche.
Spirito Animico
È lo Spirito Demiurgico, ovvero quello Spirito originario che si è formato nel momento in cui le Anime idealizzarono la loro essenza spirituale interna a questo Universo, formandone poi un corpo fisico nei due Demiurghi, portatori del principio duale cosmico. Lo Spirito Animico è il collante tra le Anime e lo Spirito, nel quale i Demiurghi sono gli arbitri di questa energia interiore potentissima all’interno della materia (il Corpo).
Super-Spirito
Il Super-Spirito, invece, è un qualcosa a sé stante dagli Spiriti precedenti, in quanto è il primo ed unico Spirito del primo contenitore in cui le nostre anime sono state inserite. In pratica, è lo Spirito del Primo Uomo Mortale che ha perso la sua Anima e che poi è stata incatenata nei nostri corpi.
Mentre tutti gli Uomini possiedono lo Spirito Materiale e in parte quello Superiore, il Super-Spirito si trova solo negli animici, mentre è raro nei non animici. Si distingue dallo Spirito Materiale e Superiore per un’interruzione nel processo di fusione con gli altri Spiriti, portando avanti un progetto indipendente, spesso atipico, mal compreso ed avverso dalle altre componenti, Anima compresa.
Spirito Errante
Sono tutti quegli Spiriti terrestri, animali, vegetali ed umani che, ritrovandosi ad una stadio inferiore o intermedio nel loro percorso di acquisizione di Coscienza, sono costretti per sopravvivere ad attaccare o parassitare corpi con una più elevata “energia vitale”. Comunemente chiamati ectoplasmi, sono la forma corporea e fluida di spiriti avversi, a volte maligni, a volte benevoli, spesso con intenzioni sconosciute e che interagiscono con noi durante la nostra vita.
Spirito Alieno
Oltre questi Spiriti, esiste anche lo Spirito Alieno (derivante dalla Memoria Aliena Attiva o Passiva), che inserito nel lobo sinistro del cervello umano dell’addotto, una volta disattivata la Memoria, si fonde con gli altri Spiriti presenti nell’addotto. Per analogia lo si può identificare con lo Spirito Materiale, ovviamente non umano ma di origine extraterrestre e che, in questo caso, si trova dentro l’addotto con l’unico scopo di parassitarlo, a seguito della necessità dell’Alieno di sopravvivere mentalmente, in attesa di essere inserito in un nuovo corpo.
L’unione degli Spiriti genera l’Albero della Vita
L’Albero della Vita costituisce la sintesi dei più noti ed importanti insegnamenti della Cabala ebraica. È un diagramma, astratto e simbolico, costituito da dieci entità, chiamate Sephirot, disposte lungo tre pilastri verticali paralleli: tre a sinistra, tre a destra e quattro nel centro. Il pilastro centrale si estende al disopra e al di sotto degli altri due.
Le Sephirot corrispondono ad importanti concetti metafisici, a veri e propri attributi od emanazioni della Divinità. Inoltre, esse sono anche associate alle situazioni pratiche ed emotive attraversate da ogni individuo, nella vita quotidiana. Le Sephirot sono dieci principi basilari, riconoscibili nella molteplicità disordinata e complessa della vita umana, capaci di unificarla e darle senso e pienezza.
Osservandone la struttura, si può notare che le dieci Sephirot sono collegate da ventidue canali, tre orizzontali, sette verticali e dodici diagonali, ed ogni canale corrisponde ad una delle ventidue lettere dell’abjad ebraico. I pilastri dell’Albero della Vita corrispondono alle vie che ogni essere umano ha davanti e dove solo la via mediana, chiamata anche “via regale”, ha in sé la capacità di unificare gli opposti. Senza il pilastro centrale, l’Albero della Vita diventa quello della conoscenza del Bene e del Male. I pilastri a destra e a sinistra rappresentano inoltre le due polarità basilari di tutta la realtà: il maschile a destra e il femminile a sinistra, dai quali sgorgano tutte le altre coppie d’opposti presenti nella Creazione.
Come dice la Bibbia, la via che conduce all’Albero è guardata da una coppia di Cherubini, due Angeli armati di una spada fiammeggiante, ma questo non significa che la via sia del tutto inaccessibile. Secondo la tradizione orale, i due Cherubini possiedono l’uno un volto maschile (lo Spirito Unificato) e l’altro un volto femminile (l’Anima). Essi rappresentano le due polarità fondamentali dell’esistenza, così come si esprimono sui piani più elevati della consapevolezza. Con il graduale ravvicinamento e riunificazione di tali principi, questi “angeli” cessano di essere i “Guardiani della soglia”, il cui compito consiste nell’allontanare tutti coloro che non hanno il diritto di entrare e diventano, invece, i pilastri che sostengono la porta che ci riconduce al Giardino dell’Eden.
Per approfondimenti sull’argomento,
visitare la pagina Dopo la Morte… e Piano Astrale
Data la lunghezza dell’articolo, il post è stato diviso in più pagine:
★ Info Post ★
SCUSI MA I DEMONI ESISTONO VERAMENTE COSì COME GLI HA DESCRITTI
infatti me lo chiedo anche io