In principio era il nulla. La Dea Themis, madre di tutte le madri, creò il cielo e la terra. Ora, la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso.
Themis creò la luce e la separò dalle tenebre, e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. Raccolse le acque e l’asciutto, e divennero mare e terra.
E Themis disse: «Che la terra produca germogli, erbe che producano sementi, ed alberi che facciano frutto ciascuno per la sua specie.» E così avvenne.
Poi la Grande Madre creò il firmamento e su di esso pose le stelle, ordinò alla dea Vita di popolare i cieli di uccelli, i mari di pesci e la terra di esseri viventi, secondo la loro specie.
Chiamò Antea e le ordinò di popolare la terra con esseri dotati di intelligenza, così essa diede vita a creature diverse e diede loro i nomi di Elfi, Nani, Umani, Mezzelfi ed ogni razza conosciuta e sconosciuta. Infine creò otto Draghi ad immagine e somiglianza delle creature più potenti nate dalla Grande Dea.
❈ I Quattro Volti della Dea ❈
(Il Culto della Dea)
Le fonti scritte del culto si trovano nei tre tomi del Libro delle Tre Lune. Fu la Signora di Lot a consegnare gli arcani tomi nelle mani dei Suoi Cavalieri.
Con l’ausilio dei Detentori dell’Arcana Saggezza, i Cavalieri iniziarono un lungo lavoro di traduzione e studio degli scritti, anche se qualcuno di essi è giunto in frammenti. Il Libro delle Tre Lune è, adesso, custodito dai Cavalieri. Una parte fondamentale del culto riguarda i Volti della Dea. Non tutti conoscono i quattro Volti della Dea, o meglio, i quattro principali volti della Dea: la Dea infatti è Una, ma può mostrare molteplici forme.
I quattro Volti principali della Dea sono Giustizia, Conoscenza, Ira e Vita. Giustizia perché Themis è giustizia perfetta, al di sopra del bene e del male, al di sopra del tempo e del divenire, ma non sempre, ai nostri occhi terreni, la Giustizia Divina può apparire giusta, perché non ci è dato di vedere il suo disegno, bensì soltanto una parte di esso.
Per questo, il Cavaliere Haggar ha raccomandato che è sciocco inveire contro gli Dèi. Non si debbono attribuire agli Dèi le colpe degli uomini, perché ci sarà sempre qualcosa che non sappiamo. Solo nascita e morte sono scritti nel libro del Fato, il resto è scelta e conseguenza.
Un concetto molto importante è infatti quello del libero arbitrio, in quanto la Dea non costringe, non obbliga i propri figli, ciascuno è libero di scegliersi la strada: il futuro e il presente non sono che le conseguenze delle nostre scelte, ed è così, in pratica, che si attua la giustizia divina, ognuno riceve in proporzione a quel che dà, ciascuno ottiene quel che merita.
Themis è anche Volto della Conoscenza. La Dea Themis è infinita Conoscenza, fonte di Saggezza e Sapere, niente le è ignoto poiché Ella tutto vede e tutto comprende.
La Dea ha dato ai suoi figli la capacità di conoscere la realtà attraverso i sensi e l’intelletto, tuttavia la percezione sensoriale non è che una parte della Conoscenza, quella che ci consente di conoscere la “superficie”.
Vi è poi un aspetto più profondo della Conoscenza, che riguarda le percezioni del nostro animo. Solo ascoltando il proprio animo e non limitandosi a ciò che i sensi dicono si può ascendere verso una cognizione più alta e veritiera delle cose, arrivando alla percezione dell’IO Divino, che è un tutt’uno con ogni parte del Creato. È come se la Dea riponesse in noi una piccola parte di se stessa.
La Dea è nel nostro cuore ed i nostri cuori sono, in fondo, parti diverse di una stessa cosa: questa consapevolezza, se ci riflettiamo, porta con sé un messaggio di fratellanza. Il terzo volto della Dea è la Vita. Themis ha creato la vita su Extremelot ed ha benedetto la vita stessa, nel momento in cui ne ha fatto dono agli esseri viventi.
Anche se potremmo dire che la vita è solo una parte dell’esistenza, questo non ne sminuisce l’importanza. E, siccome la vita è un bene prezioso, dobbiamo cercare di viverla il più possibile. La massima espressione della vita è l’amore, è malvagio chi cerca distruzione e morte.
Il quarto volto della Dea è l’Ira. Themis è madre e, come ogni madre, ha a cuore la salute dei propri figli e del proprio Creato. Coloro che attenteranno alla vita, che useranno violenza o inganno, coloro che porteranno tenebra nel cuore dei deboli, saranno ritenuti malvagi, e tanto più sarà forte l’amore verso il Creato, tanto più sarà implacabile l’Ira verso chi cerca distruzione, morte, corruzione, inganno e odio.
Ma bisogna fare attenzione, perché l’ira della Dea non è cieca. La terra arida non è incapace di fiorire e l’amore la farà fiorire, ma la pietra, invece, non può fiorire e sarà lì che l’ira colpirà, per sgretolarla e lasciar posto alla terra fertile.
La Dea non abbandona i Suoi figli, però capita che alcuni dei figli rinneghino la madre, essendo che ciascuno è libero di scegliere la propria via, ma si dovrebbe sempre tener presente, che il male distrugge anche chi lo pratica.
Che la Dea guidi sempre i nostri passi…Data la lunghezza dell’articolo, il post è stato diviso in più pagine:
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