I luoghi più nascosti e segreti, dove la vostra anima è libera di volare, sono i preferiti dagli Esseri di Luce…
Le Fate e gli Elfi amano partecipare ai momenti di commozione umani. Non è raro sentirli vicini mentre ammiriamo un tramonto o quando rimaniamo incantati dalla bellezza di un fiore. Chissà se vi è mai capitato di sentire le loro risa gioiose provenire da un cespuglio di biancospino…
Creare un giardino per ospitare le Fate e gli abitanti del Piccolo Popolo non è un’impresa colossale, basta sentire ed interpretare i gusti dei nostri piccoli ospiti, piantando erbe, fiori, arbusti ed alberi spontanei che rispecchino la loro caratteristica principale: la semplicità.
Tutte le popolazioni del mondo hanno sempre creduto che gli alberi avessero un’anima, ed infatti alcuni tipi di Elfi e Fate nascono dalle piante, come ad esempio le Driadi, quindi tra le abitazioni comuni degli esseri fatati troviamo proprio gli alberi, splendide creazioni naturali… e il legame che si crea tra gli esseri fatati ed i loro “Fratelli verdi” è fortissimo e indissolubile. Essi vivono e muoiono con i loro alberi, e naturalmente non gradiscono che un uomo si faccia vivo con la scure…
Questo è il regno, il luogo, la terra delle dimensioni dove gli Esseri di Luce si intrecciano e confondono con i rami, il fusto, il colore degli alberi… e del verde sentiero che porta nei ricordi lontani dove non ha importanza la realtà, ma la fantasia… la libertà di fare di essa la propria filosofia e rendere omaggio ai paesaggi che ospitano le vicende, le beffe dei Folletti che si raccontano e che si dimenticano… ma che rivivono ogni volta che di loro si narra, proprio in quei paesaggi fatati…
I Pelasgi avevano un bellissimo bosco, fitto ed ombroso, consacrato a Demetra. Abeti, olmi, peri, peschi, frassini, pioppi e querce contribuivano a renderlo lussureggiante. Erysichthon, ricco personaggio locale, era stato di recente abbandonato dallo spirito guardiano della sua casa (ed anche, ovviamente, dalle sue facoltà mentali), e decise pertanto di assumere venti schiavi per far abbattere l’intero bosco.
Questi iniziarono buttando giù un pioppo altissimo, sotto il quale le Ninfe erano solite danzare a mezzogiorno. Il pioppo cadde con uno scricchiolio riecheggiante ed una delle Ninfe uscì dal cerchio, divenne pallida e morì… le altre gridarono e si disperarono, e la Ninfa della Quercia cominciò a rabbrividire, sapendo che sarebbe stata la prossima. Fu la stessa Demetra a venirle in soccorso: con un aspetto furibondo e terrificante terrorizzò gli schiavi, che fuggirono lasciando le scuri conficcate nella quercia, e li colpì con la maledizione di una carestia permanente.
Questa punizione è un motivo che si ripete. Il vuoto della mente sacrilega, alla fine si manifesta nella sofferenza permanente del vuoto fisico…
✧ Crea il tuo Giardino delle Fate ✧
In un Giardino Fatato non dovrebbe mancare l’acqua. In un angolo sarebbe bene installare una fontana o una piccola cascata, per chi invece dispone di più spazio si consiglia un bel laghetto… sarebbe la gioia dei Pixies!
Se poi qualcuno ha una vena artistica da esteriorizzare, sarebbe bello creare statue raffiguranti Satiri e Fate… inoltre, tutti i materiali che riflettono la luce e i colori attirano Gnomi e Folletti, come gli specchi o appunto piccoli laghetti.
Alberi che non dovrebbero mancare in un Giardino delle Fate sono: il nocciolo, il salice, il sambuco e la quercia, ma due biancospini ed un sambuco vicini, sono una combinazione particolarmente pericolosa, quindi attenzione…
Sarà gradita una parte del vostro giardino lasciata incolta. Numerose Fate ed Elfi si riuniranno qui durante le notti di luna piena: non c’è bisogno di un grande spazio, occorre solo far capire ai nostri ospiti che sono i benvenuti…
Chiedete, ad alta voce, ogni volta che varcherete l’entrata del vostro Eden, ai Folletti di venire a trovarvi. Sicuramente loro vi sentiranno… vedranno il vostro cuore colorarsi di luce e la seguiranno, intesseranno questo luogo con i poteri a loro concessi dagli elementi della natura. Il vostro giardino segreto sarà allora vivo per sempre…
Un altro elemento che non dovrebbe mancare in un Giardino Fatato è un piccolo altare di pietre, in quanto Fate e Folletti amano ascoltare le nostre suppliche. In un angolo collocherete anche un piccolo braciere, il fuoco è un elemento che avvicina alla straordinaria bellezza di Madre Natura. Le Salamandre accorreranno in cerchio e faranno battere il vostro cuore all’unisono con quello della Terra…
Se l’ampiezza del vostro giardino lo permette, piantate uno o due piante di tiglio nella prossimità della vostra casa; su di essi i buoni giganti del mondo fatato della natura lavorano incessantemente. I tigli proteggono la casa dalle cattive influenze astrali, dai pensieri negativi che possono essere rivolti alla vostra persona.
Quando si è depressi, angosciati, affaticati o troppo nervosi, si vada per mezz’ora a sedersi sotto ai loro rami. Si sentirà una pace profonda che invade l’animo, una calma riposante che raggiunge il cuore, sentimenti di bontà e di comprensione che penetreranno tutto l’essere… Se lo spazio del giardino lo consente piantate anche una quercia: la Regina dei Boschi, essa dona la forza muscolare, la resistenza fisica, il coraggio, in quanto è abitata da un insieme di geni che donano la forza e l’ardimento. Ma se si è inclini ai litigi e alle dispute non si deve chiedere protezione alle sue fronde, perché si diverrebbe ancora più eccitati.
I platani stimolano al raccoglimento, alla meditazione, all’ispirazione: poeti, scrittori, lavoratori intellettuali, sanno che, nascosti tra le foglie dei platani, si trovano degli Spiriti della Natura molto saggi, posati ed eruditi; per ottenere i loro favori bisogna chiedere il loro aiuto, prendere il quaderno degli appunti o un libro di difficile comprensione, e sistemarsi sotto le fronde ospitali di questo maestoso amico.
I pini e gli abeti ospitano gli spiriti che si occupano di ridonare la salute e la speranza agli uomini, particolarmente ai bambini: delle Fate molto evolute, devote e fidate, lavorano infaticabilmente per spargere influenze protettrici.
Per quanto riguarda i fiori, le acacie ospitano degli spiriti molto puri; le ragazze che cercano la protezione dei loro rami in fiore acquisiscono dolcezza, bontà e protezione per un matrimonio felice. Le loro qualità di future spose ed il sentimento materno saranno notevolmente sviluppati, mentre i fiori d’acacia che cadono in quantità durante la fioritura, messi a macerare per quattro ore nel latte fresco, producono un latte di bellezza molto adatto per restituire alla pelle luminosità, morbidezza, e giovinezza.
La Digitale (Digitalis purpurea) non dovrebbe mancare: essa deriva il suo nome da “guanto del piccolo popolo”, giacché le Fate usano i suoi fiorellini come guanti, altre volte come cappello. Un altro nome di questa graziosa pianta dai fiori rosa è “ditale del folletto”.
Le digitali contengono “digitalina”, uno stimolante cardiaco che può essere l’origine della selvaggia eccitazione dei Folletti.
Le Fate adorano anche la campanula, i suoi fiori sono usati anch’essi come cappellini dalle Fate, e da non dimenticare sono anche le primule, che vantano il potere di rendere visibile l’invisibile.
Mangiarle è un metodo certo per vedere le Fate, oppure fermarsi accanto ad una roccia delle Fate con in mano un mazzetto di primule dal giusto numero, aprirà la strada al loro Regno, ma con un numero sbagliato ci si ritroverà in rovina. Tra le altre piante possiamo ricordare l’Erba di San Giacomo, una particolare pianta usata dalle Fate come cavalli improvvisati. Le parole magiche per far volare gli steli di questa pianta sono “cavallo” e “covone”.
Un altro fiore è il pepolino, particolare predilezione delle api che sono considerate messaggeri degli Dèi. Per vedere le Fate bisogna preparare un infuso con infiorescenze di pepolino, raccolte nei pressi di una collina frequentata dalle Fate, e un po’ di erba raccolta vicino ad un trono fatato (fungo).
Le primavere odorose sono molto amate e protette dalle Fate, e inoltre questi fiori hanno il potere di rivelare l’oro nascosto delle Fate.
La viola del pensiero è il “piccolo fiore dell’occidente”, che Oberon usava nel suo elisir d’amore (Sogno di una notte di mezza estate, William Shakespeare).
Abbiamo anche la campanella, il cui nome scozzese è “campana dei morti”, perché sentire il suo tintinnio equivale a sentire le campane funebri. La campanella è uno dei più potenti fiori fatati: un bosco pieno di campanelle è un posto estremamente pericoloso, un luogo di sortilegi ed incanti…
Il quadrifoglio ha il potere di spezzare un incantesimo, ed infine l’iperico, molto efficace contro gli incantesimi poiché offre una reale protezione dalle Fate.
Essendo un simbolo del sole, l’iperico viene usato nel Sabbat del Solstizio d’Estate. Oltre ad avere un gran potere di difesa, ha anche grandi doti terapeutiche.
Per ulteriori suggerimenti su come creare il vostro Giardino Fatato:
Erbe e Piante maggiormente legate al Mondo Feerico
e Come attirare le Fate…
Per creare un Giardino delle Farfalle: Farfalle
★ Info Post ★
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