Sogno di una notte di mezza estate di W. Shakespeare

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Data di pubblicazione: 12 Settembre 2011 ©Giardino delle Fate

“Sogno di una notte di mezza estate” è innanzitutto una meravigliosa fiaba, e come tale può essere letta, gustandone i molti momenti di poesia “pura”: i bellissimi notturni illuminati dalla luce della luna, le danze delle Fate, le variazioni sul tema della natura dell’amore.

È possibile anche abbandonarsi ad una lettura sfrenatamente soggettiva, dato che ognuno di noi nella vita si è trovato coinvolto nella classica situazione “A ama B, ma B ama C” (con le relative varianti), ed avrebbe dato chissà che per disporre del filtro fatato di Oberon per mettere le cose a posto.

Altri importanti nodi tematici nel testo sono: il rapporto fra realtà e fantasia, la natura della creazione poetica, il tema del teatro nel teatro, quest’ultimo affrontato da Shakespeare con grande autoironia, attraverso la parodia della tragedia rappresentata dagli attori dilettanti.

Si potrebbe parlare a lungo, e con maggiore competenza, del “Sogno” shakespeariano, ma certamente nessun discorso critico può sostituire la lettura del testo.


Questa storia è ambientata in un bosco magico, popolato da Fate e Folletti, che Shakespeare scrisse per celebrare le nozze del cortigiano Derby alle quali, pare, partecipò la regina Elisabetta in persona. E, se le fonti non mentono, le nozze furono celebrate per il solstizio d’estate, e da qui dovrebbe dunque derivare il riferimento alla mezza estate.

Scritta probabilmente fra il 1593 e il 1596, questa commedia è fra le opere più libere dell’autore in quanto ad ispirazione e alle fonti: l’ambientazione è ad Atene e nel bosco circostante, in un tempo imprecisato e fiabesco, i personaggi derivano dalla mitologia greca e dal folklore inglese, con una singolare ma felice fusione tra l’immaginario classico e quello dei popoli del Nord Europa (una suggestione che fu poi accolta da Goethe nella seconda parte del suo Faust).

✧ TRAMA ✧

mezza-estateLa storia è ambientata in Grecia, più precisamente in un bosco incantato di questo Paese. Il tutto avviene la notte prima del matrimonio tra Teseo, duca d’Atene, ed Ippolita, la regina delle Amazzoni da lui rapita.

Troviamo in fuga Ermia, una bella fanciulla promessa sposa dal padre Egeo a Demetrio, un uomo che lei non ama, e Lisandro, l’uomo che in realtà lei ama, ma che il padre non accetta come futuro genero.

Ermia si trova a fuggire dal padre e da quel matrimonio combinato contro il suo volere, sapendo che se non accetterà Demetrio, la aspetterà la clausura in convento oppure la condanna a morte.

Demetrio cerca di inseguire la sua amata Ermia all’interno del bosco, dove i due innamorati sono fuggiti. Egli però, è inseguito a sua volta da Elena, amica fin dai tempi dell’infanzia di Ermia, innamorata di lui, colei che ha rivelato il segreto sulla fuga di Ermia e Lisandro a Demetrio, con la speranza che questo possa aver conquistato il suo cuore, nonostante si dimostri molto scorbutico e scostante nei suoi confronti.

In questa notte di mezza estate, i quattro giovani si ritroveranno a rincorrersi, ad amarsi, odiarsi senza sapere che, dietro a tutto quel caos che vede confondere e cambiare i sentimenti di Demetrio e Lisandro, c’è il perfido e scaltro folletto Puck, a cui è stato affidato da Oberon, il Re delle Fate, il compito di punire la moglie Titania per uno sgarbo subito, bagnandole le palpebre con una pozione magica in grado di far innamorare la vittima del sortilegio, del primo essere che si trovi davanti al suo risveglio.

E sarà appunto questa pozione a cambiare la situazione tra i quattro giovani, portandoli ad un susseguirsi d’equivoci e di confusione. 

PERSONAGGI

TESEO, duca d’Atene
EGEO, padre di Ermia
LISANDRO, DEMETRIO: innamorati di Ermia
FILOSTRATO, cerimoniere di Teseo
ZEPPA, carpentiere
BIETTA, stipettaio
ROCCHELLA, tessitore
FLAUTO, aggiusta-mantici
CANNELLO, calderaio
SPARUTO, sarto
IPPOLITA, regina delle Amazzoni, fidanzata di Teseo
ERMIA, figlia di Egeo e innamorata di Lisandro
ELENA, innamorata di Demetrio
OBERONE, re degli elfi e delle fate
TITANIA, regina degli elfi e delle fate
IL FOLLETTO BERTINO BUONTEMPONE
RAGNATELO, BRUSCOLO, FIOR-DI-PISELLO, GRAN-DI-SENAPE: elfi
Altri spiriti agli ordini d’Oberone e di Titania, Cortigiani e Valletti di scorta a Teseo ed Ippolita

✫ Scenario: Atene e un bosco nelle sue vicinanze✫

Data la lunghezza dell’articolo, il post è stato diviso in più pagine:

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